“Stai buttando oro 22 carati nell’immondizia”: credi di pulire casa e invece stai solo cestinando una vagonata di euro senza saperlo, ecco dove stanno

Non buttate l'oro (Fonte: Canva) - www.ildemocratico.com
Non tutti lo sanno, ma quando pulite casa in realtà potreste buttare oro 22 carati nell’immondizia, senza guadagnare neanche un euro.
Con il numero atomico 79, l’oro è uno tra i metalli presenti sulla tavola periodica, a essere più famoso di tutti. Grazie alle sue capacità di malleabilità, basso punto di fusione e inerte, questo metallo dal tipico colore dorato, è stato usato negli anni non soltanto per la creazione delle monete, ma anche per i gioielli e altri oggetti.
Viene comunque stimato che il 78% di tutto l’oro estratto ogni anno, venga impiegato maggiormente nelle gioiellerie, dove lo troviamo sotto forma di svariati oggetti, dal coloro differente: giallo, bianco e rosa.
Eppure non tutti sono a conoscenza del fatto che ogni volta che puliscono casa, i cittadini rischiano di buttare parecchio oro 22 carati nell’immondizia, perdendo così l’occasione di guadagnare parecchi soldi.
La grande fama dell’oro
L’oro, è uno tra i metalli più amati di sempre, tant’è che già 2000 anni prima della nascita di Cristo, la domanda verso questo materiale iniziò così tanto a salire, che gli antichi egizi iniziarono a creare delle vere e proprie miniere per reperire questo giallo e iconico metallo.
Perfino Paperon De Paperoni, amava tuffarsi tra le sue innumerevoli monete d’oro, segno che il suo prestigio era presente perfino tra i personaggi dei fumetti. Oggi giorno, c’è chi ama acquistare ancora gioielli di questo materiale e chi invece, soprattutto se in condizioni precarie, raccoglie tutto l’oro che ha in casa e lo vende nei cosiddetti “Compro oro”, le cui valutazioni in alcuni contesti, sono decisamente alti.
Quando si butta l’oro senza saperlo
Nonostante il forte interesse verso l’oro, non tutti sanno di buttarne parecchie quantità nell’immondizia, perdendo così la possibilità di guadagnare ingenti somme di denaro. Questo discorso è stato affrontato da modenavoltapagina.it, tra le cui righe è possibile leggere che molti dispositivi elettronici del passato e non, come per esempio computer, telefoni cellulari e così via, venivano costruiti con componendi d’oro per la loro straordinaria conduttività e resistenza alla corrosione. Perfino in oggetti quali: carte di credito, otturazioni dentali, cosmetici e qualche esemplare di macchina fotografica è possibile trovare tracce di oro 22 carati.
Per questo motivo è fondamentale riciclare nella maniera corretta questi dispositivi, affinché chi di dovere, possa estrarre il potente “metallo giallo”, fonderlo e riottenerlo sotto forma di pepita. A tal proposito sono proprio gli scienziati dell’Istituto Tecnologico ETH di Zurigo, ad aver sviluppato un metodo efficiente ed economico per fare tutto questo.