Sei stato in vacanza? Lo Stato ti rimborsa 1300 EURO basta una ricevuta dell’hotel negli ultimi 5 anni

Il rimborso delle vacanze (Fonte: Canva) - www.ildemocratico.com
Come mai se sei stato in vacanza potresti ottenere un rimborso di 1300 euro, presentando una ricevuta di hotel degli ultimi 5 anni?
Quando un cittadino riesce ad andare in vacanza è sempre una gioia per lui, visto che può finalmente prendersi una pausa dal tram tram giornaliero e rilassarsi in qualche meta turistica, da sempre agognata.
I costi lo sappiamo tutti, sono comunque elevati, anche nei casi in cui si è riusciti ad appoggiarsi a quelle offerte last minute, per questo motivo ogni tipo di rimborso è sempre ben accetto da parte del viaggiatore.
In questo caso si parla di un rimborso di 1300 euro da parte dello Stato, qualora foste stati in vacanza in hotel negli ultimi 5 anni, presentando una semplice ricevuta. Ma sarà veramente così? Facciamo chiarezza.
Il rimborso di chi è andato in vacanza
In merito al discorso di apertura, prima di poter capire il motivo di questo rimborso, dobbiamo fare un passo indietro e descrivere l’evento riportato da money.it. Tutto questo clamore mediatico è iniziato dopo che è stato reso noto il caso di un cittadino svedese che dopo quattro anni da quando aveva soggiornato in un hotel, dove aveva fornito i dati bancari, si è visto prelevare soldi in maniera totalmente ingiustificata. Ovviamente il cittadino ha denunciato immediatamente, essendo stato vittima di una truffa, ma da quanto si evince dall’articolo: “secondo le indiscrezioni ricevute dalle testate giornalistiche svedesi pare che le probabilità di recuperare la somma non siano molto elevate…”.
L’articolo rilascia così le indicazioni per cercare di tutelarsi il più possibile da queste truffe di dati personali, ovviamente precisando che la maggior parte delle realtà alberghiere sono oneste e non commettono atti del genere. Detto ciò, viene consigliato di rivolgersi sempre a strutture riconosciute, che vantano realmente esperienze positive rilasciate da molti anni. Per questo si consiglia anche di rivolgersi ad agenzie di viaggio che vi tutelano anche in questo senso, diventando intermediari per conto vostro. Inoltre non bisogna mai fornire i dati della carta o del conto corrente non necessari, come per esempio la password o il codice CVC, così come è molto importante fare attenzione a connettersi a WiFi pubblici, se non sono tutelati. Infine verificate spesso i movimenti bancari e tenete sempre le copie dei vari pagamenti effettuati e della documentazione in generale del soggiorno per un numero superiore ai 5 anni, verificando anche gli addebiti pre-autorizzati periodicamente.
Il rimborso della vacanza
Dopo questo discorso, si è parlato in rete di un rimborso per chi ha soggiornato in un hotel negli ultimi 5 anni, ma in realtà c’è stata un po’ di confusione sui social, in quanto sono stati trattati due argomenti diversi. Nel caso del rimborso quindi, ci si riferisce a coloro che purtroppo vengono truffati, come il povero signore protagonista del paragrafo precedente, che non sempre purtroppo ottengono un risarcimento.
Nell’altro caso invece, come affrontano da insolenzadir2d2.it, si è parlato di alcuni prelievi che i Comuni potrebbero attivare, in merito a riscossioni automatiche verso tutti quei turisti che hanno praticato soggiorni turistici nelle loro residenze senza aver saldato quanto dovuto. Come spiegato nell’articolo: “L’importo di 1.300€ rappresenta una cifra media stimata da combinazioni di soggiorni non regolarizzati, penali contrattuali e sanzioni accumulate nel tempo…”, ovviamente per chi ha sempre pagato tutto ed è in regola, non ha nulla da temere.