È in arrivo il bonus 500 euro: scadenza 18 agosto, scopri se hai i requisiti. Così potrai presentare la domanda senza problemi.
La possibilità di avere un riconoscimento economico per la propria attività lavorativa è senza dubbio una gratificazione importante dal punto di vista personale, ma è anche un aiuto concreto in una fase di difficoltà economiche come quella che attraversiamo. Basta pensare agli aumenti dei prodotti agroalimentari visibili da chiunque nei supermercati, per comprendere l’importanza di un bonus.

Quindi è importante conoscere le opportunità da sfruttare nel proprio lavoro. In questo caso a essere interessati sono docenti che hanno l’opportunità di richiedere un bonus di ben 500 euro. Ma di che cosa si tratta? Vediamo nel dettaglio questa misura e a quali profili lavorativi è indirizzata.
Bonus docenti da 500 euro, a chi spetta
Questa gratificazione economica è prevista dal Ministero per i docenti che hanno garantito la continuità didattica ai propri alunni negli ultimi tre anni scolastici. Una prestazione quindi per valorizzare il lavoro dei docenti di ruolo che hanno garantito la presenza stabile per almeno un triennio scolastico.

Il bonus fa parte del piano di riconoscimento delle competenze professionali dei docenti. Possono presentare domanda i docenti di ruolo che non hanno presentato domanda di mobilità negli ultimi tre anni scolastici a partire dal 2021/22 e che hanno garantito almeno 480 giorni di servizio effettivo complessivo nell’ultimo triennio. Purtroppo anche un solo anno di mobilità nel triennio annulla il diritto al bonus.
Chi è in possesso dei requisiti deve compilare e firmare la domanda allegata alla circolare (modulo autodichiarazione); spedire il modulo via mail al proprio istituto scolastico. Nella mail inserire come oggetto “Domanda per la valorizzazione della professionalità docente”. La domanda va inviata entro la scadenza del 18 agosto 2025. C’è da aggiungere una annotazione importante.
L’importo in realtà non è fisso. Sarà stabilito in base ad alcuni parametri a partire dal numero dei docenti beneficiari. Poi la suddivisione terrà conto delle risorse economiche disponibili e infine dipende dalla contrattazione d’istituto che definisce i parametri interni di ripartizione. Quindi l’importo non è certo, potrebbe variare dai 200 ai 500 euro.
La somma dipenderà dal numero degli aventi diritto e dai fondi assegnati al singolo istituto. Quindi questo rappresenta un incentivo alla stabilità del corpo docente per una maggiore continuità didattica. Probabilmente si tratta di una prima apertura verso sistemi futuri che premieranno la carriera.
Un bonus per quanti non hanno la necessità di cambiare sede del posto di lavoro, con buona pace dei docenti che non riescono nemmeno a pagarsi l’affitto di una casa in una sede lontana dalla propria abitazione, come purtroppo continua ad accadere.