Tutte le donne in pensione prima dei 60 anni anche senza anticipi e quota 41: gioia, cambia tutto, approfitta ora

Novità importanti sul fronte pensionistico che è sempre molto delicato perché tantissimi italiani vogliono andare in pensione prima dei fatidici 67 anni di età.

Vediamo la normativa INPS e vediamo soprattutto quali ottime opportunità ci sono adesso per le donne.

ANSA

Con le attuali normative INPS andare in pensione prima dei 60 anni è effettivamente possibile.

Novità vantaggiose

In effetti per le donne ci sono ben due modi per andare in pensione con questo scivolo privilegiato a questa età sicuramente ancora molto giovane.

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Diciamo che in generale le donne dal punto di vista pensionistico sono sempre molto penalizzate. Infatti mancando in Italia uno strumento come il reddito di base, il fatto che tante donne siano casalinghe o che abbiano buchi contributivi dovuti in qualche modo all’accudimento dei figli o alla gravidanza rappresenta sicuramente un danno. Però ci sono due misure pensionistiche che effettivamente avvantaggiano le donne e questo può essere sicuramente qualcosa di molto positivo.

Normativa per le donne

Infatti per le donne c’è la possibilità di uscire dal lavoro a 56 anni e a 59 anni. Si tratta chiaramente di due età molto vantaggiose per la donna lavoratrice e vediamo di capire chi effettivamente può beneficiare di queste uscite di favore. Innanzitutto con la pensione di vecchiaia anticipata a causa dell’invalidità pensionabile le donne possono uscire dal lavoro a 56 anni di età mentre per gli uomini l’uscita è a 61 anni di età. Questa misura dovrebbe essere valida anche nel 2023. Quindi sostanzialmente queste due età diverse per la donna e per l’uomo dovrebbero essere conservate anche l’anno prossimo, sempre a meno che il prossimo governo non intervenga in misura magari anche migliorativa.

Uscire prima in due modi diversi

Come sappiamo per andare in pensione servono sempre 20 anni di contributi Ma la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile è sicuramente un’uscita molto vantaggiosa. Ma per questa uscita vantaggiosa serve che la commissione INPS riconosca un’invalidità di almeno l’80%. L’invalidità pensionabile non è la classica invalidità riconosciuta dall’INPS e le due cose non vanno confuse perché l’invalidità pensionabile necessaria per questo tipo di uscita vantaggiosa dal lavoro è qualcosa di diverso rispetto alla normale invalidità dell’INPS perché è molto focalizzata sul lavoro e sulla funzionalità lavorativa del soggetto. Quindi quando parliamo di un’invalidità all’80% stiamo parlando di qualcosa che è relativo alla menomazione dal punto di vista lavorativo del soggetto e non alla classica invalidità che serve magari per avere altri generi di aiuti dall’INPS.

L’altra via

Poi c’è anche un altro modo per andare in pensione prima sempre per le donne. Stavolta l’uscita non è a 56 anni ma è a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome. Stiamo parlando della bella opportunità concessa da opzione donna. Opzione donna però finisce il 31 dicembre e sicuramente tante saranno scontente della fine di opzione donna perché si è trattato di un esperimento contributivo veramente valido. Anche in questo caso però non è detto che il prossimo governo non possa andare a continuare a opzione donna anche per il 2023. In sostanza queste due modalità di uscita privilegiata dal lavoro sono sicuramente un grandissimo aiuto per la lavoratrice perché in Italia andare in pensione prima dei 60 anni è sicuramente un qualche cosa che potrebbe sembrare quasi una chimera.

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