Quando si parla di tumore al colon retto bisogna fare attenzione al colore delle feci: ecco i dettagli della ricerca
Il carcinoma del colon retto è uno dei tumori più frequenti negli individui originato nel colon, nel retto e nell’appendice. Esso rappresenta la terza forma più comune di cancro che causa più di 610 000 morti all’anno. I fattori di rischio includono: la dieta, l’obesità, il fumo, l’alcool e una scarsa attività fisica e non solo; a queste si aggiungono anche alcune malattie come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Nel 2012 sono stati registrati 1,4 milioni di nuovi casi e 694 000 decessi, una malattia più frequente negli uomini piuttosto che nelle donne.

Il cancro al colon occupa il secondo posto della mortalità tumorale nell’uomo e al terzo nella donna. Inoltre, tale malattia è sviluppata in Nord America, Europa Occidentale e Nuova Zelanda. In Italia, invece, si osservano 40 nuovi casi ogni 100 000 abitanti. Le sedi maggiormente colpite dalla malattia sono il retto (per il 39%) e il sigma (per il 25%), senza risparmiare nessun distretto colo-rettale.
Le cellule possiedono mutazioni ereditarie o acquisite per geni nella via di trasduzione del segnale Wnt, e/o nella replicazione del DNA o e/o nella riparazione del DNA.
Ad influenzare tale malattia vi sono alcuni fattori che vanno certamente tenuti presente quali:
- Età
- Presenza di polipi del colon dove si potrebbe accertare la malignità e/o con interventi di chirurgia.
- Familiarità
- Presenza di parenti di 1º e 2º grado con poliposi adenomatosa familiare
- Presenza di parenti di 1º e 2º grado con cancro colo rettale ereditario non poliposico
- Fumo
- Dieta
- Fattori ambientali
- Ormoni
Nel dettaglio, i pazienti associati al rischio massimo di contrarre questo cancro seguono una dieta ricca di grassi, proteine animali e carboidrati raffinati nonché a basso tenore di fibre. Andiamo a scoprire nel dettaglio a cosa bisogna fare attenzione in particolare per prevenire la malattia.
Cancro colon-retto: a cosa bisogna fare attenzione

Il tumore al colon-retto non provoca sintomi per un lungo periodo di tempo, i sintomi dipendono dalla sede, dal tipo e dall’estensione del cancro. La debolezza e l’affaticamento sono gli unici sintomi che il paziente può constatare ad occhio nudo senza una specifica visita.
Il primo sintomo comune è il sanguinamento durante un’evacuazione e, ancora, il dolore in corso di evacuazione e la sensazione di svuotamento incompleto. E’ molto importante che i soggetti si sottopongono ad una colonscopia che, se risulta positiva, devono sottoporsi ad un test screening per verificare se vi è la presenza oppure no di un cancro.
La colonscopia consente, a differenza di altri test, di prelevare campioni di tessuto per valutare se una neoformazione sia cancerosa o meno. Durante questo test, alcune neoformazioni che sembrano cancerose vengono asportate.
Per il trattamento corretto del tumore bisogna ricorrere o ad un intervento chirurgico o, nel caso in cui lo stato è molto avanzato, alla radioterapia (meno invasiva) e/o chemioterapia.
Se si opta per l’intervento, una colonscopia deve essere effettuata una colonscopia entro 1 anno e se non vengono rilevati polipi e/o altro, dopo tre anni.
E’ molto importante la prevenzione per sconfiggere una malattia come questa che, purtroppo non trova la sua cura se non quelle appena elencate.